Di cosa hanno bisogno ….. ?

Ci chiediamo spesso  di cosa hanno bisogno gli anziani. Certo di molte cose, esattamente come tutti, i giovani, gli studenti, le casalinghe, chi lavora ecc. ecc. Hanno bisogno di un rapporto diretto con la realtà, hanno bisogno di mediazioni, cioè di contatti, hanno bisogno di servizi, hanno bisogno di affetto, e l’elenco potrebbe continuare tenendo presente molte varianti, perché ogni singola persona poi ha dei bisogni, delle attese sue personali. Quindi hanno bisogno di ricevere, ma non dimentichiamo che gli anziani hanno bisogno , soprattutto e di più ,di dare, di rendersi utili, di contribuire. E questo a molti livelli, da quello affettivo a quello pratico. Guardiamoli bene: più che ricevere, danno, e senza chiedere interessi. Il rischio per l’anziano è proprio quello di sentirsi murare vivo in casa o in una casa di riposo, dove ha l’impressione di non essere più utile a nessuno. Non riceve più visite, telefonate, corrispondenza. Lui stesso non ha quasi più occasioni di parlare, di ascoltare.

Un nuovo ruolo per pensionati e anziani

L’uscita dalla vita professionalmente attiva, implica un rischio di disadattamento: la perdita di ruolo può essere da taluni vissuta in modo negativo, si può insinuare l’angoscia del passaggio del comando ad altri, la perdita di ruolo e di identità. Importante quindi riuscire a costruirsi nuovi ruoli. Il volontariato può essere un modo per trovare nuove arricchenti occasioni di impegno. Si tratta di inventarsi una nuova età della vita, un’età alla quale sempre più  persone si affacciano in buona salute e avendo davanti a sé una prospettiva di molti anni di vita autonoma. Quindi la terza età non va vista come un fardello . Ciascuno può dare un suo contributo, ciascuno può essere attivo, cioè contribuire al benessere collettivo, valorizzando le proprie esperienze, competenze e capacità relazionali.

Desiderio di condivisione

Il desiderio del sapere, stimola automaticamente quello del partecipare. Consapevoli del ruolo che spetta loro nella società, gli anziani esprimono con soddisfazione la loro opinione. Ricevere per dare. Una scuola di vita vissuta e che continua ad arricchirsi. Ci sono anche anziani che desiderano dare un contributo di solidarietà, rendersi utili, mettendo a frutto gli anni nei quali, caduto l’assillo dell’impiego professionale, ci si può finalmente dedicare ad attività scelte e svolte secondo i propri ritmi.

Migliorare la comunicazione tra le generazioni

Solidarietà verso gli anziani, ma anche solidarietà verso i giovani. Il mentoring, ad esempio, è un modo per mettere a disposizione di persone più giovani, le capacità acquisite durante la propria vita professionale aiutandole a muovere i primi passi in un’attività indipendente o nell’assunzione di responsabilità politiche. Gli incontri tra le generazioni non vanno certo idealizzati: ci sono aspetti problematici, legati a valori, atteggiamenti e modi di rapportarsi diversi, che a volte rendono difficile la comunicazione. Diverse esperienze hanno però dimostrato che favorire occasioni di incontro al di fuori dei rapporti obbligati (famiglia, scuola, lavoro) può essere altamente educativo. Le occasioni di scambio, nel rispetto dell’identità di ciascuno, offrono nuove visioni, stimoli per riflettere, sono motivo di apertura e di crescita. Ecco quindi un nuovo campo per il volontariato, un campo da esplorare e nel quale la comunicazione assume, ancora una volta, un ruolo fondamentale. M.S A&V

 

La vecchiaia inizia quando si è sicuri di non essersi  mai sentiti cosi giovani.          – Jules Renard –

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2 Responses

  1. Avatar Edoardo ha detto:

    E’ impressionante di come è stato scritto perfettamente l’articolo “DI cosa hanno bisogno………..? Mi piacerebbe saperne dell’Autore. Normalmente da come si scrive si percepisce qualcosa, in questo caso no. Perchè Anziano assai non mi pare ma nemmeno giovane. Di certo c’è che è profondamente conoscitore. E come mai?
    Ne sono molto compiaciuto.
    Un caro saluto a tutti.
    E. R.

    • AnzianiVita AnzianiVita ha detto:

      Gent.mo Edoardo. Innanzitutto grazie per le lusinghiere parole. Vuole sapere dell’Autore? Sicuramente non è un anziano ma un conoscitore approfondito della materia. Sono io, un professionista che si occupa, sia come lavoro, sia come docente formatore, sia come studio e ricerca di geriatria da circa 20 anni. Amo questa materia ma ancor più amo la professione che svolgo, che mi porta a stare a stretto contatto con gli anziani, con le loro problematiche, caratteristiche e peculiarità. Se vuole sapere di più su di noi, vada a leggere la sessione dedicata al “chi siamo”.
      La ringrazio e restiamo a disposizione.
      Nicoletta Nicoletti

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