Invecchiamento di successo

 

COSA VUOL DIRE E COME SI OTTIENE UN INVECCHIAMENTO DI SUCCESSO!

In  Europa si sta assistendo ad un invecchiamento demografico importante. Dal 2012, la popolazione europea in età lavorativa si riduce, mentre quella con più di 60 anni continua ad aumentare di circa due milioni l’anno. Il passaggio più difficile dovrebbe collocarsi tra il 2015 e il 2035, quando la generazione degli attuali lavoratori raggiungerà l’età del pensionamento.Questa evoluzione mette in pericolo la sostenibilità delle finanze pubbliche, in particolare il finanziamento delle cure sanitarie e delle rendite di vecchiaia, rischiando di indebolire la solidarietà intergenerazionale. Questa prospettiva non considera il contributo reale e potenziale che le persone anziane possono offrire alla società. In risposta a queste previsioni pessimistiche, la Commissione Europea ha lanciato per il 2012 l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni.

 Ma cosa intendiamo per invecchiamento attivo e come lo si può ottenere?

Invecchiamento attivo significa invecchiare in buona salute, partecipare appieno alla vita della collettività e sentirsi più realizzati nel lavoro, in poche parole vuol dire essere più autonomi nel quotidiano e più impegnati nella società. A qualsiasi età è possibile svolgere un ruolo attivo e beneficiare di una migliore qualità di vita. L’obiettivo è quello di trarre il massimo vantaggio dalle enormi potenzialità di cui l’uomo può disporre anche in età non più giovanissima.

 Invecchiamento di successo: quale significato?

  • durata della vita attivo
  • buone condizioni di salute
  • buona salute soggettiva
  • salute mentale: relazioni, interessi, attività
  • soddisfazione nella vita (Qualità della vita)
  • buon supporto sociale

Tre sono gli ambiti in cui ci si deve muovere:

  1. Occupazione
  2. Partecipazione alla vita sociale
  3. Autonomia

La palestra della mente

Per molto tempo si era creduto che le cellule celebrali fossero le uniche incapaci di riprodursi, per cui sembrava impossibile «ringiovanire» il cervello.  Nasciamo con un patrimonio di circa 10 miliardi di cellule cerebrali, il che spiega come il cervello possa funzionare anche perdendo, a partire dai 40 anni, 100mila cellule al giorno. Il trucco nella lotta contro l’invecchiamento cerebrale consiste non solo nel conservare tutte queste cellule vive il più a lungo possibile, ma nell’aiutare a crearne di nuove.

Una cellula cerebrale viva può sviluppare sino a 30mila collegamenti con altre cellule. Se smette di operare non solo muore, ma muore la rete dei suoi collegamenti. Di conseguenza più ci sono cellule vive, maggiore è la salute intellettuale.

Naturalmente esistono molti metodi per stimolare la mente: lettura, studio di nuove lingue, bridge, parole crociate, lavori manuali, pittura, scultura, musica. Ma oltre al fatto che spesso si tratta di impegni seguiti in maniera irregolare, questi metodi si fondano su abitudini mentali acquisite, automatiche. Le abitudini e l’automatismo hanno però il loro prezzo. Non comportano sviluppo di nuove cellule né della loro «manutenzione», come invece succede ai muscoli del corpo. N.N A&V

Aurora persuase Zeus a rendere immortale il marito Tithonus;ma dimenticò di raccomandare la giovinezza e la salute;così quando il marito diventò meno efficiente, essa pregò perchè morisse

 

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