Ordine nel disordine: la Sindrome di Diogene

Casa di uno affetto da Sindrome di Diogene

La Sindrome di Diogene,conosciuta anche con altri nomi, ad esempio come sindrome dello squallore senile, è un raro disturbo acquisito del comportamento che interessa più frequentemente i soggetti anziani. Descritta nel 1975 da due geriatri inglesi Clark e Mankikar è caratterizzata da:
• isolamento sociale;
• abitazione sporca,
• miseria domestica;
• negligenza dell’igiene personale, indumenti sporchi;
• condizioni di vita sordide;
• accumulo irrazionale di oggetti (sillogomania)
• assenza di vergogna;
• rifiuto ostinato d’aiuto;
• assenza di disturbi psichiatrici evolutivi;
• tratti caratteriali particolari (litigioso, autoritario, sospettoso, solitario, poco amichevole, testardo e ostinato, aggressivo, riservato).
La sindrome è accompagnata spesso da malattie fisiche. Questa sindrome rappresenta un’entità clinica geriatrica particolare, difficile da studiare a causa della sua rarità, dell’assenza di criteri diagnostici precisi e oggetto di comune consenso, della vita solitaria dei soggetti e della loro reticenza ad ogni tipo di intervento terapeutico. Il loro stato socio-economico è buono. Non è dunque la loro indigenza economica né la mancanza di comfort dell’abitazione ad influenzare la genesi o l’evoluzione del disturbo. Si tratterebbe della reazione ad uno stress. Il soggetto anziano che presenta alcuni disturbi della personalità reagisce ad uno stress, che sia socio-economico, fisico o psicologico, utilizzando certi meccanismi di difesa, come il ritiro dalla vita sociale, il ripiegamento su se stesso e la negazione del bisogno. Si tratterebbe di un’evoluzione naturale legata all’invecchiamento. Il declino porta ad attribuire minore importanza alla vita personale e domestica. Lo stile di vita si disorganizza e questo si accentua con l’età e le infermità fisiche.

Diogene Di Sinope

Diogene di Sinope

La sindrome prende il nome  da Diogene di Sinope, filosofo greco vissuto con il minimo indispensabile: riteneva infatti che la virtù consistesse nell’evitare qualsiasi piacere fisico superfluo e credeva così strenuamente nelle proprie idee tanto da arrivare a comportamenti indecenti, vivendo una vita disordinata e poverissima, trascurato nel vestire, sprezzante delle convenzioni sociali e della famiglia, con un mantello, una bisaccia e una botte come unica casa. Nonostante questo filosofo ci abbia lasciato concetti decisamente più interessanti (rigore etico, modelli di vita naturale, esempi di coerenza di idee) sembra che quanto oggi viene definito sindrome di Diogene tenga in considerazione un’unica caratteristica del filosofo: la tendenza ad accumulare immondizia.  M.S. A&V

I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari.
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, 2008

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